“Nulla è davvero perduto fintanto che”

E mentre Virginia Woolf, portando la conversazione sullo stato attuale delle cose del mondo, mi faceva partecipe delle sue inquietudini e dei suoi tormenti — gli stessi nostri —, tra i quali la letteratura occupa un piccolo posto, pensavo tra me che nulla è davvero perduto fintanto che ammirevoli artigiani si dedicano con pazienza, al loro arazzo pieno di fiori e di uccelli, senza mai mescolare alle opere il resoconto indiscreto delle loro fatiche, e il segreto dei succhi spesso dolorosi nei quali le loro belle lane sono state intrise.

Marguerite Yourcenar, Una donna sfavillante e timida, in Pellegrina e straniera, p. 110.

(26/06/24)